Being Blanche…and the most amazing show of my life!

Qualcuno potrebbe pensare che ho seri problemi se riesco ad arrivare in un weekend a Vienna solo per sentire le Celtic Woman.
Forse è vero ma prima di dire qualsiasi cosa sfido a sentirle almeno una volta nel proprio lettore mp3, iPod, iPhone, iPad, stereo e chi più ne ha più ne metta…

Ed ora…la mia personale review del migliore show che io abbia mai visto!

Dunque dunque, partenza ore 6 del mattino di venerdì dall’Italia ed arrivo previsto intorno alle 17 a Vienna. Sopralluogo del Wiener Stadthalle per il concerto del giorno successivo, sabato 19 ottobre 2013 alle ore 20.

La mattina dopo visita di Vienna e ci manca poco che vedo Lisa Lambe a St. Stephen Platz…credo di essermela persa per tipo 5 minuti! Sfiga! Perché lo so? – voi mi chiederete – è presto detto. Perché quando torno in hotel per cambiarmi per il concerto mi vedo su Facebook una foto di lei, con il sole di mezzogiorno alto nel cielo, con alcuni fans di fronte allo stesso negozio davanti al quale io sono passata proprio a quell’ora. Che razza di sfortuna! Ma poco male perché mi sono rifatta in seguito! 😉

Alle 19.30 si entra al Wiener Statdhalle. Seconda fila! Della serie che posso vedere anche la più piccola macchia (se mai ci fosse) nei loro vestiti di scena. Uno spettacolo.

Il suono di una sirena che avvisa che il concerto sta iniziando. Meno 10. Meno 5. I flash degli smartphone che si intravedono dietro al palco perché è lo stesso Ray che fa le foto alla platea. Meno 1.

Le luci che si spengono, Mairead che entra al buio sul palco. Io la vedo perché è impossibile non vedere anche un’ombra quando sei in seconda fila! E Awakening che parte! Il cuore che mi si ferma per un attimo tanta è l’emozione di vedere queste pixies che si muovono sul palco con una grazia e allo stesso tempo una magnificenza senza pari. Ecco che arriva Mairead C., il nuovo membro del gruppo in sostituzione di Chloe, veramente bravissima, Susan e Lisa. Tutte e tre guadagnano il centro del palco e la musica si fa assordante. I balli, il violino e le luci sono stupende. Conosco a memoria le canzoni ma, a quanto pare, non sono l’unica visto che una signora in prima fila mima le parole all’unisono con le Celtic Woman. E’ incredibile quanti particolari si possano vedere dalle prime file. Lisa che si avvicina al piano per indossare una stoffa fatata per il prossimo numero, Dulaman. Un po’ di gaelico non guasta mai ed ecco che allora l’inizio di Dulaman parte a cappella con il gaelico e si conclude con Lisa che schiocca un bacio a Ray per lo spettacolare duetto voce e tamburo a cui hanno dato vita! Wow! E’ il turno di presentare Mairead C. E’ diversa rispetto alle altre. Ha i capelli neri tanto per cominciare. Ma è di una bravura imbarazzante. La sua Scarlett Ribbons ti porta dritta dritta in Irlanda! 🙂
E’ di nuovo il turno di Mairead, la mia fatina di fiducia, che, con la sua The Coast of Galicia, mischia sapientemente l’Irlanda alla Spagna per poi tornare ai ritmi frenetici dei reel celtici. Vi giuro che si muoveva talmente tanto velocemente da non riuscire a seguirla sul palco! Uno spettacolo che poi ti riporta alle melodie degli emigranti irlandesi con l’assolo di Tommy al flauto. Le ragazze, infatti, devono avere il tempo di sistemarsi per il capolavoro di Enya…Orinoco Flow. Io davvero non so chi studia i balletti per le canzoni ma davvero tanto di cappello per questo qua. E’ trascinante in maniera assurda. Tra Sarah, Edel, Dermot e Craig (i coristi) che cantano la melodia principale e le ragazze che rispondono è un susseguirsi di emozioni.
Ed ora Susan con Caledonia. Se l’anno scorso avevo detto che era terribilmente brava quest’anno non so davvero come descriverla. E’ di una bravura, una presenza sul palco, una simpatia trascinanti e ha una voce che nulla ha da invidiare a quella di Lisa Kelly. La presentazione che fa della canzone è partecipatissima e la sua voce è così elegante! La canzone fila che è una meraviglia! E lei è assolutamente meravigliosa. Sono davvero rimasta senza parole! Ah…e adesso arriva il bello! TAR! Anche quest’anno la battaglia tra le cantanti è stata spettacolare e poi vederti passare davanti alla platea Lisa che raggiunge le scalette e ti canta altezza occhi è stato bellissimo. Nanininaninina…ancora me la sento nelle orecchie questa melodia. Arriva anche Susan al centro del palco che tenta di far ragionare sia Mairead C. che Lisa sulla questione Galway! Troppo bella! Il balletto che coinvolge tutto il gruppo è stupendo! Mairead C. ha rischiato pure di cadere ad un certo punto tanta era la velocità del tutto ma si è fatta una bella risata e via…si va! Wow!!! 🙂
E’ di nuovo Mairead che con Granualie’s Dance e il suo violino infiamma la platea che è tutto un gran battere di mani! Si ripassa al lento con il capolavoro Danny Boy e si finisce in bellezza il primo atto con Mo Ghile Mear.

E anche quest’anno la prima parte è volata. I 20 minuti di pausa filano che è una meraviglia e si ricomincia. Luci spente e si riparte (e io che penso “Manca SOLO un’ora alla fine, non è possibile!”).

Partenza in grande stile con Amazing Grace e la cornamusa di Anthony che dal centro dello Stadthalle guadagna il centro del palco per raggiungere le ragazze. Nota di cronaca: come ogni nuovo atto che si rispetti ecco il cambio d’abito…che, ovviamente, manco dovrei dirlo, è splendido. Sembrano delle principesse.

Nuova versione riarrangiata di She Moved Thru the Fair per Mairead C. che canta davvero benissimo e si arriva al Tribute to Broadway che si compone di I Dreamed a Dream e Circle of Life. Le voci delle ragazze si fondono così bene che è difficile capire chi fa la nota più alta e chi la più bassa…è come se le due note ti entrassero nelle orecchie una da destra e una da sinistra. Da brividi!
Una Bridge Over Troubled Water cantata quasi a cappella da Lisa ti fa capire davvero il significato profondo degli amici e dell’amicizia. E’ Ray ora che scalda la platea con Bodhran Solo ed il suo tamburo. Gli irlandesi sono tutti pazzi. E lo dimostrano allegramente con Nil Se’n La quando Mairead, o meglio, il suo violino, blocca Ray all’uscita destra del palco mentre tutti i ballerini irrompono in platea ed iniziano a ballare. Le ragazze, cambiate d’abito, entrano da sinistra e vedendo tutta quella confusione richiamano tutti all’ordine. Si parte con Nil Se’n La ed ho l’allegra sensazione che sia a velocità accelerata tanto le ragazze cantano e muovono i piedi ballando freneticamente. Uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie! Ancora Mairead seguita dai ballerini con Shenandoah e l’Irlanda che ti passa davanti continuamente. Ed ecco il pezzo forte: The Voice cantata da Susan. The Voice…e che voce! Partiamo dal presupposto che adoro Lisa Kelly e mi manca un sacco ma devo dire che Susan è di una bravura disarmante. La sua presenza sul palco, le sue movenze, la sua simpatia e, non da ultimo, la sua voce sono stupende. The Voice  è stato indubbiamente il capolavoro di Lisa Kelly ma ben presto lo diverrà di Susan! E’ meravigliosa!
Ed ora iniziano le lacrime… You Raise me Up cantata a cappella dale ragazze. Già la canzone è emozionante ma cantata così lo è ancora di più. Ammetto che la lacrimuccia è scesa. Ma la cosa più divertente è che alla fine della canzone, tra un ritornello e l’altro, Susan ci ha ringraziato. E fin qui, direte voi, tutto ok. Bene. Finisce la canzone. Un attimo di pausa e silenzio. Poi l’applauso scrosciante. Dalle file in alto ci si comincia ad alzare in piedi. Visto che davanti non avevano visto cosa succedeva dietro ecco che io, dalla seconda fila, mi alzo in piedi. E tutti con me! Per un nanoattimo sono stata in piedi io in seconda fila e le ragazze sul palco. Susan m’ha guardato come per dire “E te che ci fai lì in piedi?” e poi è scoppiata a ridere! Troppo simpatica. Tutte si guardavano perché noi stavamo lì in piedi ad applaudire e non avevamo nessuna intenzione di smettere. Lisa tentava di fermarci perché comunque “The show must go on” e sapevamo tutti che si finiva con The Parting Glass e non con You Raise me Up. Cinque-minuti-cinque di assoluta anarchia! Troppo divertente!!! Tornati alla calma si sentono le prime note di The Parting Glass. Vi giuro che non l’ho mai sentita in maniera così bella! Trascinante ed emozionante. Le ragazze non fanno in tempo a finirla ed è di nuovo STANDING OVATION. Altri cinque minuti di applausi, urla e fischi di approvazione a non finire. Non credo che le ragazze se lo aspettassero anche perché Susan, penso per sfinimento di gioia, si è posizionata al centro del palco e ha detto “Si si, ok, abbiamo capito, devo dire che siete davvero il miglior pubblico che abbiamo mai avuto. A voi vanno gli applausi!!!”. OMG! Mi stavo sciogliendo sul posto! 🙂
Ed ora è il turno del gran finale con Finale/Playoff (Mo Ghile Mear). Tutti in piedi in platea per i saluti delle ragazze che accompagnate dai musicisti e da Mairead salutano ad una ad una il loro pubblico con gli inchini al centro, a destra e a sinistra del palco. Bene, io ero a sinistra e mi è capitata la cosa più bella del mondo. Le ragazze che salutano ME, mi guardano negli occhi e mi salutano. Dopo tutta la confusione che avevo fatto alla standing ovation era impossibile non vedermi! WOW!
Si finisce tra balli e canti e senza voce dal tanto urlare!  🙂

Ma non è del tutto finita perché…
Perché io sono pazza e ho scritto questo tweet alle ragazze…

Bene, guardate chi lo ha messo tra i preferiti?!?! Mairead e Mairead C.!!!

Sono troppo contenta! Qualcuno mi prenderà per pazza ma è stato un sogno ad occhi aperti. I Dreamed a Dream nel vero senso della parola.
Queste ragazze ti cambiano davvero la vita. Mi basta ascoltare le loro canzoni per essere in pace con il mondo. E sono così talentuose e disponibili con i fans. Non è da tutti creare un’empatia così bella con il proprio pubblico.
Celtic Woman grazie…per tutto.
E se è vero che non c’è due senza tre, beh…al prossimo anno! 🙂

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