Being Blanche and…Seven Brides for Seven Brothers (again!)

E poi c’è quell’attimo in cui si sta per aprire il sipario, quell’attimo in cui le luci si spengono, dove il silenzio pervade l’aria e l’aspettativa è palpabile. Quell’attimo in cui si trattiene il fiato prima che tutto abbia inizio…è lì, dove tutto è sospeso, che i sogni tratteggiano il loro percorso, il punto esatto dove riesco a trovare la parte più magica della vita.
No no, questo solo per dire al mondo che sono tornata a vedere Sette Spose per Sette Fratelli al Sistina con mia zia…questo il lauto bottino e la felicità di salutare personalmente la Lanfry, Flavio Montrucchio e tutto il cast…soooo happy! Cammino a tre metri da terra per una serata semplicemente perfetta!

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Being Blanche…and Seven Brides for Seven Brothers!

Finalmente trovo il tempo di buttare giù questo post dopo un bellissimo weekend passato a Roma che è terminato con la visione al Teatro Sistina di Sette Spose per Sette Fratelli con Roberta Lanfranchi e Flavio Montrucchio. Che dire? Uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie! Corpo di ballo strepitoso e due protagonisti principali che nulla hanno da che invidiare ai loro corrispettivi di celluloide Jane Powell ed Howard Keel. Eravamo in seconda galleria, che al Sistina praticamente vuol dire vedere dall’alto esattamente tutto il palco (comprensivo di scotch colorato per indicare le posizioni che la bellissima scenografia stile Broadway deve avere) e che rende, di fatto, spettacolare qualsiasi numero di ballo mirabolante come effettivamente è. Un’orchestra dal vivo piazzata proprio sopra la scenografia del Grocery Store della cittadina dell’Oregon dove è ambientata la storia, costumi che nulla hanno da che invidiare con la realtà storica e lo spettacolo è servito. La storia è presto detta: Adamo Pontipee (mi raccomando l’accento sull’ultima E…ho scoperto solo ora la vera pronuncia dopo più di 30 visioni della pellicola di celluloide…la potenza del teatro!) se ne va in città a cercar moglie e…la trova in Milly tenera e forte ragazza che cede subito alla sua proposta nonostante gli avvisi della collettività: “È arrivato dal nulla e ho capito che è l’uomo giusto per me” – “Ha avuto in cinque minuti ciò che di solito si ottiene in tre anni” dice Milly alle signore attempate del villaggio…ma nonostante tutto la storia funziona. Unico neo: Adamo si è allegramente “dimenticato” di dire a Milly che ha ben altri 6 fratelli…tutti che vivono con lui, nella fattoria. “Vivete tutti con le vostre famiglie qui nei dintorni? – chiede Milly ignara – “Ma non qui nei dintorni…qui!” Ahiahiahi! La storia non è esattamente come credeva Milly…ma la cosa non la spaventa e comincia a mettere in riga i ragazzi (ed il marito) a partire dall’arte del corteggiamento: “Corteggiare una donna, non sapere se poi cederà, eleganti profumati, vi assicuro che non guasta mai, se la caccia è quel che piace a voi” – “Si!” – “Non è poi così diverso dai…scoprirete quanto è bello corteggiare!” E corteggiano davvero! Complice un ballo in città i ragazzi si innamorano di sei dolci pulzelle…tornati nella fredda fattoria Pontipee e con l’inverno in arrivo i boscaioli sono disperati. Adamo ci mette una pezza…perchè non rapire le ragazze? “Povere donne, quante notti buttate via. Mentre i loro mariti se ne vanno in cerca di guai. Sempre chiuse in solitudine, ognuna di loro spererà che prima o poi qualcosa succederà”. Detto fatto. Prendendo come spunto Il Ratto delle Sabine ecco che i giovani vanno in città, rapiscono le ragazze e le portano alla fattoria. Una valanga farà il resto, recludendo le giovani assieme a Milly per tutti i mesi invernali. Gli aitanti giovani costretti a dormire nella stalla ed Adamo, irato contro Milly nella baita ancora più su nel monte…Ma non tutto viene per nuocere. La convivenza forzata aumenta l’amore, Milly si scopre in dolce attesa e, arrivata la primavera, nasce una bella bimba e sei nuovi amori. Ovviamente il lieto fine è dietro l’angolo: Adamo in qualche modo si fa perdonare (lo splendido duetto di “Io non ti lascerò oh Milly/Adamo, sempre tuo/a, se vuoi sarò” è da brividi) e decide di riportare le giovani alle rispettive famiglie, ma è troppo tardi…le famiglie sono già alla fattoria. Il pianto di un bambino e la risposta “E’ MIO!” all’unisono delle ragazze alla domanda del reverendo preoccupato è provvidenziale per garantire un matrimonio alle sei nuove e formidabili coppie!
Dopotutto…”Non è favola se…lieto fine non c’è!”.
Sono uscita dal Sistina che camminavo tre metri da terra e non ho fatto altro che canticchiare il motivo di “Bless your Beautiful Hide” finchè non sono tornata a casa (i miei amici lo possono testimoniare…e i miei genitori possono ancora garantire che lo canticchio per casa!).
I miei complimenti a tutto il cast, a Roberta Lanfranchi che, come ha detto lei stessa nell’intervista: “Non c’è bisogno di costruire rapporti…io SONO Milly, sono assolutamente a mio agio. Ho tre figli, un marito, quindi ho quattro uomini a casa. Qua ne ho un po’ di più da gestire ma insomma…devo dire che porto sul palco quello che ho a casa! E’ facilissimo!”,  a Flavio Montrucchio che è bravissimo e soprattutto simpaticissimo e al corpo di ballo che è fenomenale.
Unica pecca di tutta questa faccenda è che, come sempre, esci da teatro e finisce il sogno…due ore e mezza di sogno spettacolare che rimarrà sempre nei tuoi ricordi e che potrai sempre recuperare…sorridendone…sempre.
In caso di amnesia, comunque, ringrazio Twitter ed il retweet che ho avuto da Roberta Lanfranchi al mio tweet…dopotutto non è stato solo un sogno! 🙂

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